La “resource efficiency” sarà uno degli obiettivi principali del prossimo G7 Ambiente, che si svolgerà a Bologna il 10 e 11 giugno prossimi. Il grande appuntamento internazionale sarà rivolto allo sviluppo sostenibile, che da Bologna lanci una “road map” dell'efficienza energetica in grado di strutturare un piano di lavoro quinquennale su alcuni temi prioritari. Lo ha svelato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti durante l'incontro "International workshop on resource efficiency", a Roma. L'evento era organizzato da Confindustria e Global Business Coalition nell’ambito del cosiddetto “B7”, il 'business summit' delle sette potenze globali. lI ministro ha individuato alcuni argomenti di discussione comune, che fanno tutti perno sulla “resource efficiency”: gli indicatori per misurarla, il legame che intercorre con il cambiamento climatico, il riciclaggio internazionale di risorse e materiali, l’analisi economica dell’uso efficiente delle risorse. E ancora, la dimensione sociale, il coinvolgimento dei cittadini e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, il tema dei rifiuti alimentari, delle plastiche e degli appalti pubblici verdi, le politiche di prodotto per la durabilità.
A Bologna non solo i sette ministri del G7, ma anche tre aziende per ogni Stato e due Università rappresentative di ogni Paese si confronteranno sull'economia circolare e sul tema dell'innovazione. Galletti aggiunge dunque nuovi particolari dell'evento del giugno prossimo e spiega: “Intendiamo riaffermare il nostro impegno a promuovere su base volontaria ulteriori passi avanti per migliorare l’efficienza e la sostenibilità nell’uso delle risorse. Dobbiamo disaccoppiare la crescita dal consumo: fare quindi 'di più con meno'”.
Il ministro ha rinnovato l'imperativo ad agire per una maggiore efficienza delle risorse, strada necessaria per rispondere alle pressioni che l'aumento della popolazione del pianeta e la crescita economica stanno determinando sulle risorse naturali. “Lo sviluppo economico associato a politiche di efficienza delle risorse – ha spiegato – compenserebbe i costi economici a breve termine delle azioni per il clima e contribuirebbe a realizzare la riduzione delle emissioni di circa il 60% a livello globale rispetto alle tendenze attuali e dell’85% nei Paesi del G7 entro il 2050 rispetto ai livelli del 2015”.
“L’efficienza nell’uso delle risorse – ha aggiunto il ministro - è uno dei cardini su cui si basa la transizione da economia lineare a economia circolare, essenziale per uno sviluppo sostenibile e per il rispetto degli Accordi di Parigi. Se sapremo agire insieme, mondo economico e politico, otterremo grandi risultati”. “Oggi le aziende – ha spiegato – sono più avanti dei governi in alcuni casi: hanno capito molto prima che nell'economia circolare c'è il futuro e stanno andando indipendentemente in quella direzione”. Galletti ha posto poi l'attenzione sul tema della governance dei processi, citando l'esempio nazionale. “In Italia – ha spiegato ai partecipanti del B7 – stiamo lavorando alla Strategia Energetica Nazionale, a quella per lo Sviluppo Sostenibile, alla Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Insieme queste tre strategie – ha concluso - scriveranno il piano industriale, non solo ambientale, del Paese per i prossimi decenni”.