È ufficiale: Bologna sarà la nuova sede del data center dell'Ecmwf, il Centro Europeo per le previsioni meteo a medio termine. L’area designata è quella del Tecnopolo all’ex manifattura Tabacchi. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha sostenuto la candidatura della città felsinea in sede europea. Entro giugno sarà definito l'accordo di sede che dovrà contenere tutti gli aspetti tecnici ed economici. Il Centro meteo è un’organizzazione intergovernativa sostenuta da 22 Stati membri europei. In questi mesi il Council del Ecmwf ha condotto l’istruttoria tra le città candidate, alla ricerca della soluzione ottimale per ricollocare il proprio centro dati. Le altre città in lizza oltre a Bologna erano Exeter e Slough, in Inghilterra, Lussemburgo, Espoo (Finlandia) e Akureyri (Islanda). A queste si era aggiunta l’opzione di mantenere il Data Center nell’attuale sede, a Reading, in Inghilterra.
Il Council dell’Ecmwf ha riconosciuto la validità del progetto italiano che, oltre a mettere a disposizione servizi e infrastrutture logistiche di alto livello nella sede del Tecnopolo, offre rilevanti opportunità di sinergie tecnico-scientifiche che si potranno realizzare tra l’Ecmwf e i numerosi centri di ricerca presenti sul territorio regionale e nazionale. Entusiasta il sindaco di Bologna Virginio Merola: “La nostra città, col suo territorio metropolitano, dimostra ancora una volta di essere un punto di riferimento per il nostro Paese e per l'Europa intera grazie alla posizione geografica, all'alta formazione professionale che offre, alla capacità di innovazione tecnologica e al buon vivere che esprime. Il Centro qualificherà ulteriormente il progetto del Tecnopolo che diventerà uno dei cuori pulsanti della ricerca scientifica e che abbiamo voluto con determinazione proprio destinato a questi usi.”
Si tratta di un grande successo per il progetto avanzato e proposto dalla Regione Emilia Romagna con il supporto di importanti istituzioni e agenzie italiane operanti nei settori delle previsioni metereologiche, del monitoraggio e salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile. “È un risultato straordinario - ha commentato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini - che rende orgogliosa tutta la società regionale e che concretizza uno dei principali obiettivi che ci eravamo dati nel programma di mandato: fare del nostro territorio la piattaforma europea per la ricerca e l’innovazione.
L’area del Tecnopolo di Bologna è di proprietà della Regione: l’edificio all’interno è attualmente in ristrutturazione ed è già stato destinato dal Comune a ospitare organizzazioni di ricerca e innovazione. Al Centro dati dell’Ecmwf verrebbe assegnata da subito un’area di 9mila metri quadri, compresa la zona per i supercomputer al piano terra e per gli uffici. Una disponibilità di spazi che potrà essere ulteriormente ampliata, con altri 6mila metri quadri e con la possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate.
A livello nazionale l’Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia in termini di persone impiegate in attività di Ricerca&Sviluppo, oltre 52mila. Inoltre, può vantare l’innovativa Rete Alta Tecnologia, che raggruppa 82 laboratori di ricerca e 14 centri per l’innovazione. Bologna, poi, è il principale hub italiano di ricerca e conoscenza in materia di meteo e cambiamento climatico: i principali istituti di ricerca e le più importanti agenzie nel settore meteorologico e climatico si trovano proprio in città (Cmcc, Cnr, Enea), come anche la più rilevante Community europea per la ricerca e l’innovazione climatica, l’Istituto europeo di tecnologia – Climate-Kic. A Bologna, inoltre, è attivo uno dei due unici corsi di laurea in Italia nell’ambito della meteorologia.